SINTESI DELL'INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE AGGIUNTO UIL, CARMELO BARBAGALLO AL CONGRESSO NAZIONALE DELLA UILM
"Lo sciopero va fatto alla fine e non minacciato periodicamente"
Due milioni di disoccupati dal 2008 ad oggi: è come se ci fosse stata una guerra. Nessuno ha messo in campo provvedimenti per ostacolare la finanziarizzazione selvaggia. Anche la Germania pagherà il prezzo di questa guerra finanziaria.
Renzi deve capire che la flessibilità sul patto di stabilità non serve a niente: per l'occupazione servono investimenti pubblici e privati e le risorse vanno reperite dai 180 miliardi di evasione fiscale, dai 70 miliardi della corruzione, dai 27 miliardi dei costi della politica.
Se si vareranno provvedimenti sul lavoro senza coinvolgere i sindacati, assumeremo iniziative di mobilitazione. Non abbiamo derubricato lo sciopero generale, ma questo va fatto all'ultimo momento e non minacciato periodicamente come fa la CGIL: tutte le volte che la CGIL farà fughe in avanti e la CISL tenterà mediazioni al ribasso, noi diremo "no" a prescindere, perché bisogna evitare di depotenziare la nostra azione.
Vogliamo ridisegnare il Paese: ci vuole stabilità per i giovani e flessibilità per gli anziani. È a questi ultimi che bisogna dare l'opportunità di andare in pensione volontariamente e di dedicarsi ai lavori socialmente utili: i giovani, invece, hanno bisogno di stabilità. Abbiamo bisogno di un sindacato moderno che si confronti sui fatti e non su inesistenti ideologie.
Reggio Calabria, 18/9/2014