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Martedì, 16 Aprile 2024 10:38

Syensqo-Solvay: CISL e UIL chiedono la convocazione di un tavolo tecnico allargato con Regione Piemonte, Arpa, ASL e vertici aziendali

Lo scorso 11 aprile, nella sala della giunta provinciale, si è svolta la riunione richiesta da RSU CISL e UIL Solvay di Spinetta Marengo, dalle categorie dei chimici FEMCA CISL e UILTEC UIL, e da CISL e UIL confederali provinciali con Sindaco e Presidente della Provincia di Alessandria, per discutere del futuro del polo chimico di Spinetta Marengo.
L’incontro era stato sollecitato con forza dalle suddette organizzazioni sindacali a fronte dei timori crescenti legati alla sicurezza sanitaria e ambientale, ma anche per i rischi legati alla tenuta occupazionale, a fronte dell’incertezza venutasi a creare sul futuro dello stabilimento, che tra dipendenti diretti e indotto occupa circa un migliaio di lavoratori.
Oltre al primo cittadino Giorgio Abonante e al presidente della provincia Enrico Bussalino erano presenti per le istituzioni anche il responsabile della Direzione Ambiente e Viabilità della Provincia, Paolo Platania, e il capo di gabinetto della giunta comunale Nicola Mandirola.

L’incontro si è svolto in un clima franco e costruttivo. Tutte le parti hanno sottolineato come vada profuso da parte di tutti, ogni possibile sforzo utile a garantire la continuità
e lo sviluppo del sito stesso, questo nel pieno e rigoroso rispetto delle prescrizioni giuridiche e amministrative. Contestualmente è stata ribadita da tutti i soggetti presenti
al tavolo, la volontà di trovare soluzioni concrete ai problemi evidenziarti, le parti hanno tra l’ altro condiviso il pensiero che un eventuale inattività del sito non gioverebbe alle bonifiche attuali e future.
Da quanto ci è stato descritto, al momento il problema principale consiste nella presenza di PFAS in ambiente, l’ assenza di una legislazione in materia che ne prescriva i limiti di sicurezza da rispettare per le aziende produttrici o utilizzatrici non aiuta.

Benché Syensqo-Solvay abbia già iniziato ad eliminare alcune produzioni contenenti Pfas, con l’impegno di completare la dismissione entro il 2026, l’autorizzazione integrale ambientale (AIA) del Comune di Alessandria richiede la cessazione di ogni tipo di contaminazione.
Pur ritenendo prioritaria un’accelerazione sulla dismissione di tali produzioni, si ritiene occorra fare chiarezza sulla questione normativa, che al momento rappresenta la prima forma di incertezza per tutti i soggetti interessati.

A complicare ulteriormente il quadro generale rimane il fatto che, al momento, le indagini relative alla salute delle persone sono incomplete.
In conclusione è stato chiesto alle istituzioni di convocare al più presto un “Tavolo tecnico allargato” che coinvolga, oltre alle organizzazioni Sindacali di Uil e Cisl, Regione Piemonte, ARPA, ASL e i vertici dello stabilimento Syensqo-Solvay di Spinetta Marengo

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