Nel corso dell’incontro, la Delegazione imprenditoriale ha chiesto una ristretta nella quale ha dichiarato una disponibilità a offrire un aumento maggiore ai 77 euro offerti a settembre, ma non hanno voluto o potuto dettagliare ulteriormente la posizione in attesa di sottoporli alla Giunta di Federorafi che si riunirà il prossimo 4 novembre.
La Delegazione sindacale da un lato giudica vaghe e insoddisfacenti le proposte avanzate, ma dall’altro ritiene che quest’ultima offerta della Controparte sia l’effetto delle prime azioni sindacali che stanno producendo effetti su imprese che hanno ripreso a lavorare a pieno regime.
Per la Delegazione sindacale è quindi necessario proseguire nella campagna di assemblee nelle imprese per spiegare ai lavoratori e alle lavoratrici orafe lo stato delle trattative.
In particolare, si impegnano le Organizzazioni sindacali e le RSU dei territori a maggiore vocazione “orafa” a programmare iniziative pubbliche come presidi e volantinaggi per il giorno 4 novembre per illustrare “in tutta l’Italia orafa che conta” anche all’opinione pubblica le ragioni di un rinnovo contrattuale che va concluso entro il 2021.
Inoltre, le Organizzazioni sindacali a livello territoriale e le RSU a livello aziendale potranno proclamare da domani al 10 novembre, cioè la data del prossimo incontro di trattativa, prime iniziative di mobilitazione a sostegno della vertenza.
(dal sito: https://www.uilmnazionale.it/rinnovo-ccnl-industria-orafa-timide-e-vaghe-aperture-che-non-sono-sufficienti/)
La Delegazione trattante di Fim, Fiom e Uilm