Il DPCM del 1° marzo u.s., contenente misure urgenti a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese per l'emergenza del COVID-19 è insufficiente, perché riguarda i soli comuni della zona rossa.
CGIL CISL UIL del Piemonte ritengono che si debbano, invece, ricomprendere nei provvedimenti tutte le realtà che, a causa delle ordinanze emesse per ridurre i rischi di contagio, hanno interrotto o ridotto le attività. In particolare le lavoratrici ed i lavoratori dei servizi collegati alla chiusura delle scuole, dei musei, delle attività culturali e sportive, per la grandissima parte non hanno la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali e, quindi, senza interventi specifici rischiano di perdere le retribuzioni.
Le scriventi OO.SS. ribadiscono che nel prossimo incontro con il Governo si debba chiedere l'estensione al Piemonte delle misure che riguardano gli ammortizzatori sociali, con la sterilizzazione dei periodi dal calcolo dei massimali previsti per le varie forme di Cassa Integrazione e del FIS. Necessitano risorse sufficienti a garantire la copertura di tutti i periodi di emergenza e di difficoltà, in particolare per tutti i lavoratori che non possono disporre degli strumenti tradizionali, per i quali bisognerà attivare urgentemente, con risorse nuove, la Cassa Integrazione in deroga.
Ricordiamo, in proposito, che il Piemonte ha una situazione diversa rispetto alle altre regioni, che vantano residui consistenti, in quanto ha rendicontato da molto tempo la spesa effettiva della cassa in deroga (unica regione in Italia) ed ha già fatto accordi per l'utilizzazione di quanto avanzato nell'attivazioni di Cantieri di Lavoro.
Il Governo deve tenere conto, quindi, della necessità di nuove risorse per la Cassa in deroga.
Si deve, inoltre, prevedere la retroattività dell'applicazione di tale ammortizzatore per coprire i periodi di blocco derivanti dall'applicazione dei provvedimenti nazionali e regionali. In proposito, sono necessarie procedure semplificate e tempestive per procedere all'erogazione, invitando la Regione Piemonte ad estendere la causale emergenza COVID-19 agli accordi di anticipazione già previsti con Intesa San Paolo, Banca Sella, Unicredit ed altri Istituti.
CGIL CISL UIL del Piemonte ritengono urgente la predisposizione di nuove misure, chiare, precise ed efficaci, senza le quali sarebbero pesantemente danneggiati i lavoratori e le imprese.
Un sentito ringraziamento va, infine, a tutte le lavoratrici e ai lavoratori della sanità, della protezione civile, delle forze dell'ordine, del volontariato, impegnati con grandissima abnegazione per garantire salute e sicurezza a tutti i cittadini. Tutti questi operatori devono essere messi nelle condizioni di poter svolgere le attività al meglio ed in sicurezza. In tal senso debbono essere stanziate le risorse necessarie.