Cgil, Cisl e Uil e le categorie nazionali del comparto edile Feneal, Filca e Fillea hanno presidiato, ieri mattina, Piazza Montecitorio per dire «No» al decreto «Sblocca cantieri». Sicurezza, legalità, qualità negli appalti, investimenti e sviluppo sono le richieste dei sindacati contro un dl che, di fatto, allarga le maglie alla corruzione, all'illegalità e allo sfruttamento.
Alla mobilitazione ha partecipato il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, preoccupato per le conseguenze disastrose che potrebbe apportare il decreto varato dal Governo. «No alla giungla negli appalti» ha detto Barbagallo, augurandosi che questo pasticcio venga fermato. «Tornare indietro su appalti, legalità, sicurezza – ha continuato il numero uno della Uil - è sbagliato. Chiediamo, invece, sicurezza nei cantieri, snellimento delle regole degli appalti, no alle gare all'insegna del massimo ribasso, sblocco dei cantieri già pronti. È necessario – ha concluso Barbagallo – creare le condizioni per uno sviluppo più legale con il sistema degli appalti pubblici.»