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Martedì, 01 Luglio 2014 12:04

Cassintegrazione in deroga: la crisi non è finita, non si deve ripetere una Fornero 2

Comunicato stampa unitario di Cgil, Cisl e Uil di Torino che lanciano un forte allarme per il proseguimento dell'utilizzo della cassa integrazione guadagni in deroga (cigd) e dichiarano:

LA NON ATTENZIONE del Ministro del Lavoro non ha consentito fino ad oggi di dare copertura finanziaria al I semestre 2014, TANTOMENO di prevedere la continuità dello strumento per il II semestre dell'anno. Segnaliamo che nella sola provincia di Torino alla data del 15 giugno erano state presentate 4.500 domande di CIGD con circa 15mila lavoratori coinvolti e 7,8 milioni di ore richieste.

Finora al Piemonte sono stati assegnati 30 milioni di euro, sufficienti all'incirca a coprire il primo trimestre 2014; si parla di un'imminente altra assegnazione
alle sole Regioni che non hanno ancora terminato di pagare la cassa in deroga concernente il 2013 per mancanza di fondi. Ciò sarebbe grave e penalizzerebbe quelle Regioni, come il Piemonte, che hanno operato in modo programmato e oculato senza lasciare pendenze precedenti.

In ogni caso è del tutto inaccettabile che a pochi giorni dalla scadenza dell'accordo Regionale del Piemonte (scadenza all'ormai imminente 30 giugno) regni la più totale incertezza, con tutte le immaginabili conseguenze per lavoratori/lavoratrici,ed imprese.

Per quanto riguarda il futuro, il Ministro sarebbe intenzionato a introdurre, mediante un Decreto Ministeriale da luglio p.v., criteri molto più restrittivi sia per
quanto riguarda i requisiti d'accesso alla cassa in deroga, sia per quanto riguarda le durate massime fruibili. La logica puramente ragionieristica fa sì che le risorse stanziate siano del tutto insufficienti.

Se il Governo ritiene che il sistema degli ammortizzatori in deroga, che sono finanziati con la fiscalità generale e non con contributi versati dalle aziende, debba essere superato, noi siamo del tutto d'accordo, lo chiediamo da anni. Questo, però, non deve comportare che i/le lavoratori/lavoratrici rimangano privi di tutele. L'obiettivo proprio del cambiamento deve essere quello di un'estensione in senso universalistico degli ammortizzatori sociali ordinari.

Cgil Cisl Uil di Torino avanzano un pressante appello al Governo, affinché ponga immediatamente fine all'attuale situazione d'incertezza: sblocchi le risorse necessarie per l'intero 2014 ed eviti di introdurre criteri restrittivi, le cui conseguenze sarebbero licenziamenti di massa, dispersione di professionalità, chiusura di migliaia di aziende e una ancor più difficile tenuta sociale.

 

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