Dichiarazione di Antonio Foccillo, Segretario confederale UIL
Come avevamo immaginato, dalle informazioni che abbiamo ricevuto si evince che le risorse stanziate per il rinnovo contrattuale 2019/2021 sono ben lontane dai 4,2 miliardi di cui alcuni hanno parlato in queste ore.
In realtà, le cifre, stando a quanto ci risulta, possono dirsi sufficienti a coprire nei fatti la perequazione, l'indennità di vacanza contrattuale e i trattamenti accessori del comparto sicurezza, limitando così l'effettivo incremento salariale a ben poca cosa.
Se così fosse, ripetiamo che non può assolutamente essere questo lo spirito della prossima tornata contrattuale, che tutt'al contrario, sbloccati i rinnovi lo scorso anno, deve rappresentare ora l'occasione per ridare fiato al poter d'acquisto dei lavoratori pubblici.
Sul fronte poi del piano straordinario delle assunzioni, pur sempre guardando positivamente i numeri previsti, ribadiamo la necessità che tale operazione, non solo, copra il 100% delle unità in uscita, ma che risponda anche alle conseguenze dei dieci anni di blocco del turn over, che hanno ridotto il numero complessivo ed aumentato l'età dei dipendenti pubblici.
Per tutti questi motivi aspettiamo un chiarimento dalla Ministra della Pubblica amministrazione.