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Martedì, 17 Giugno 2014 10:33

TASI: ecco l'analisi della UIL su 45 città italiane a confronto

A seguire un'analisi della UIL sulle aliquote, detrazioni e costi della TASI nelle 45 Città capoluogo che hanno pubblicato le delibere sul sito del Ministero dell'Economia.

A Cura della UIL Servizio Politiche Territoriali

TASI SI AVVICINA LA SCADENZA PER L'ACCONTO: PER IL 50% DELLE FAMIGLIE IL CONTO POTREBBE ESSERE PIU' SALATO DELL'IMU DEL 2012

PER UNA CASA IN A/3 IL COSTO MEDIO DELLA TASI E' DI 136 EURO A FRONTE DEI 111 EURO DELL'IMU NEL 2012; MENTRE PER UNA CASA IN A/2 SI PAGHERANNO 305 EURO A FRONTE DEI 334 EURO PAGATI CON L'IMU NEL 2012.

SONO 2.269 I COMUNI CHE HANNO PUBBLICATO LE ALIQUOTE TASI SUL SITO DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DI CUI 45 CITTA' CAPOLUOGO

Tra ingorghi, difficoltà di calcolo, rinvii, si avvicina il 16 Giugno, data questa per il versamento dell'acconto della TASI in 2.269 Comuni (45 Città capoluogo di provincia), che hanno pubblicato le delibere sul sito del Ministero dell'Economia.

Sarà anche una prima verifica per sapere se la TASI alla fine sarà più o meno leggera dell'IMU pagata nel 2012.

Certo è difficile valutare il peso delle 2 imposte, perché la TASI a differenza dell'IMU non presenta detrazioni nazionali uguali per tutti, ma queste sono demandate ai singoli Comuni (la UIL calcola almeno 75 mila combinazioni diverse), tanto da poter parafrasare il detto "paese che vai detrazioni che trovi".

In ogni caso, da una simulazione del Servizio Politiche Territoriali della UIL emerge che su 180 famiglie residenti nelle 45 Città capoluogo che hanno
pubblicato le aliquote, per oltre il 50% di esse (52,8%), la TASI sarà più pesante di quanto pagato con l'IMU nel 2012.

Infatti, spiega Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL, attuando il "metodo del pagamento soggettivo", dalle nostre proiezioni emerge, che per una casa
accatastata in A/3 su 45 famiglie senza figli, per 23 di esse (il 51,1% del totale del campione), la TASI è più pesante dell'IMU. Per lo stesso immobile, ma con 1 figlio, la TASI è più pesante per 32 famiglie (il 71,1% del totale del campione).

Per un appartamento in A/2, su 45 famiglie senza figli, per 18 (il 40% del totale del campione), la TASI risulta essere più pesante dell'IMU 2012; mentre con 1 figlio la TASI è più pesante per 22 famiglie (il 48,9% del totale del campione).

I calcoli  sono riferiti a una casa di 5 vani accatastata in A/3 (rendita 450 euro), abitata da una famiglia con reddito ISEE di 10 mila euro e a un appartamento (sempre 5 vani),   accatastato in A/2 (rendita 750 euro), abitato da una famiglia con reddito ISEE di 16 mila euro.

I calcoli tengono conto delle aliquote e delle detrazioni (TASI e IMU 2012), deliberate dalle singole città.

Secondo i risultati della simulazione,  a Mantova l'effetto dell'aliquota TASI al 2,4 per mille senza detrazioni e un IMU del 2012 con aliquota al 3 per mille, fa sì che per un immobile accatastato in A/3 una famiglia senza figli pagherà 154,64 euro in più dell'IMU; con 1 figlio pagherà 181,44 euro in più. A Novara la TASI
è più pesante dell'Imu di 101,72 euro per una famiglia senza figli e di 151,72 euro per una famiglia con 1 figlio; a Frosinone, Pistoia, Udine e Vibo Valentia si pagheranno 86,60 euro in più senza figli e 136,60 euro in più con 1 figlio.

A Treviso, per un immobile A/3, la TASI si azzera e costerà 102,40 euro in meno dell'IMU per una famiglia senza figli e 52,40 euro in meno, per una famiglia con 1
figlio; a Torino la TASI è più leggera dell'Imu di 95,20 euro per una famiglia senza figli e di 75,20 euro con
1 figlio; a Napoli si risparmieranno 78,50 euro senza figli e 38,50 euro con 1 figlio; a Trento si pagheranno 76,80 euro in meno senza figli e 26,80 euro in
meno con 1 figlio; a Parma il risparmio sarà di 69,12 euro senza figli e di 19,12 euro con 1 figlio.

Per le famiglie con una casa accatastata in A/2 a Mantova si pagheranno di TASI 124,40 euro in più dell'IMU per una famiglia senza figli e 174,40 euro in più per una famiglia con 1 figlio; a Lucca 86,60 euro in più senza figli e 136,60 euro in più con 1 figlio; a Venezia 80 euro in più con o senza
figli; ad Arezzo 61,80 euro in più con o senza figli; a Siracusa 48,80 euro in più senza figli e 98,80 euro in più con 1 figlio.

Sicuramente un bel risparmio a Treviso, dove per questo appartamento (A/2) si arriva a risparmiare
rispetto all'IMU tra i 252 e i 302 euro; a Caserta una famiglia senza figli risparmierà 241 euro e con 1 figlio 191 euro; a Trento il risparmio sarà di  228 euro senza figli e di 178 euro con 1 figlio,  a Livorno di 190,60 euro senza figli e di 140,60 euro con 1 figlio; a Forlì e Aosta si pagheranno 178 euro in meno senza figli e 128 euro in meno con 1 figlio.

ALIQUOTE DELLA TASI

Olbia è la città a "ZERO TASI", Aosta e Trento hanno scelto l'aliquota base dell'1 per mille, tutte le altre città hanno aumentato le aliquote.

Pordenone ha scelto l'1,25 per mille (con detrazioni); Treviso l'1,6 per mille (detrazione di 200 euro per tutti gli immobili); Pesaro l'1,9 per mille con detrazioni legate al reddito ISEE fino a 12 mila euro.

Gi altri capoluoghi hanno scelto tutti aliquote comprese tra il 2 e il 3,3 per mille: 15 Città hanno scelto l'aliquota del 3,3 per mille (Ancona,
Arezzo, Biella, Bologna, Cremona, Ferrara, Genova, La Spezia, Napoli, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Salerno, Torino e Venezia).

I COSTI DELLA TASI

Per la tipologia di casa in A/3, per le 90 famiglie oggetto del campione, la TASI costerà mediamente 136 euro a fronte
dei 111 euro pagati con l'IMU nel 2012, con punte di 249 euro ad Ancona; 199 euro a Rimini; 189 euro a Caserta, Forlì e Frosinone.

Tra le grandi città a Bologna il costo medio della TASI per questa tipologia di casa sarà mediamente di 105 euro; a Cagliari di 119 euro
senza figli e 79 euro con 1 figlio; a Genova 135 euro senza figli e 110 euro con 1 figlio; a Napoli 99,50 euro; a Torino 139 euro senza figli e 109 euro con 1 figlio; a Venezia 129 euro senza figli e 79 euro con 1 figlio.

Per la tipologia di casa in A/2 mediamente il costo della TASI sarà di 305 euro a fronte dei 334 euro pagati con l'IMU nel
2012, con punte di 415 euro ad Ancona, Cremona, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Torino e Verbania.

CONCLUSIONI

Se questi sono gli effetti, conclude Loy, cib  chiediamo se è valsa la pena dibattere un anno sul "tormentone IMU" per arrivare alla TASI.

Si cambiano i nomi, ma non si cambia l'effetto che le imposte hanno sulle tasche dei cittadini e in particolare di coloro che vivono con redditi fissi.

Il tutto in un sistema istituzionale dove non diminuiscono, anzi aumentano, i centri di costo e riscossione delle imposte, con il risultato che le imposte sia nazionali, sia locali aumentano anziché diminuire.

Roma, 14 Giugno 2014

 

 

 

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