A Napoli lo scorso venerdì il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha concluso i lavori del Congresso nazionale della Uiltec. Nel suo intervento, il leader della Uil ha affrontato anche i temi della contrattazione sindacale in una categoria spesso all'avanguardia su queste tematiche: «In particolare nei contratti aziendali - ha detto Barbagallo - occorre inserire capitoli relativi al welfare, esperienza che voi avete già fatto in alcune realtà, dando soprattutto attenzione alle esigenze delle lavoratrici.Il problema, però, è che il welfare aziendale dovrebbe essere aggiuntivo e non sostitutivo al welfare statale e non dovrebbe andare a discapito del salario: spetta alla contrattazione in azienda definire le migliori soluzioni». Barbagallo, infine, è tornato sul tema del cosiddetto salario minimo ribadendo la posizione della sua Organizzazione: «Ciclicamente c´è qualcuno che ripropone questa ipotesi. Non c´è bisogno di introdurre nulla di nuovo per legge, abbiamo i minimi contrattuali definiti da ogni singola categoria. È sufficiente assumere quel valore come punto di riferimento e non ci sarà più nessun lavoratore senza un dignitoso trattamento economico. Chi propone il salario minimo - ha concluso il leader della Uil - forse non sa che questa ipotesi determinerebbe una riduzione generalizzata di tutti i redditi, già falcidiati insieme alle pensioni, da un insostenibile livello di tassazione. Noi vogliamo un fisco più leggero e pensioni e salari più pesanti: il salario minimo non va in questa direzione».