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Martedì, 17 Aprile 2018 10:46

Fattorini e gig economy: primo incontro al Comune di Milanodi master

Il 13 aprile 2018 si è tenuto nella sala commissioni della Direzione Economia Urbana e Lavoro – Area Attività produttive e Commercio del Comune di Milano il primo incontro tra i rappresentanti della segreteria dell'assessore Cristina Tajani e le sigle sindacali confederali lombarde di Cgil, Cisl e Uil, con i rappresentanti delle categorie dei trasporti, del terziario e degli autonomi, per discutere delle condizioni di lavoro, sicurezza e occupazionali dei rider milanesi.

Fiorella Imprenti, dell'ufficio di segreteria dell'assessore Tajani, ha spiegato come il Comune di Milano abbia già ricevuto alcuni gruppi di lavoratori ma non abbia potuto raccogliere le istanze dei fattorini seguendo i princìpi del protocollo sulle relazioni sindacali. Un protocollo che prevede un rapporto con le organizzazioni sindacali all'interno dell'Osservatorio permanente del mercato del lavoro.

Tuttavia, ha sottolineato la necessità di trovare un dialogo tra le istituzioni, le aziende e le parti sociali, vista la crescente dimensione occupazionale relativa al settore delle consegne a domicilio nella città di Milano.

A tal proposito, ha ribadito l'importanza della sicurezza stradale e del recente protocollo sulla sicurezza firmato con la Prefettura.

Quindi, ha concluso con la proposta di definire un documento per il buon lavoro in città, oltre a prevedere delle iniziative con la polizia locale.

Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato la necessità di creare le condizioni per arrivare all'incontro tra aziende e lavoratori e ribadito l'importanza della sicurezza del lavoro.

La UILTuCS nazionale, dopo aver illustrato il lavoro svolto in questi ultimi due anni nel cercare di ascoltare e raccogliere i bisogni dei fattorini della gig economy e aver incontrato i rappresentanti di Deliveroo a Milano, ha proposto di prendere a riferimento la "Carta di Francoforte", la proposta di aggiornamento della Direttiva europea sui contratti e le policy proposte da Uni Europa sul lavoro delle piattaforme digitali, per realizzare un documento da presentare alle aziende.

È stato inoltre evidenziato, dalla UILTuCS, come il fenomeno della gig economy riguardi anche il lavoro fatto prettamente sulle piattaforme online, dalla moderazione di contenuti digitali allo sviluppo web, al web design – solo per citarne alcuni – che riguarda migliaia di lavoratori che, in maniera del tutto invisibile, prestano le proprie competenze con pochi diritti e tutele e scarsi riconoscimenti economici al ribasso.

Inoltre, la UILTuCS ha proposto di coinvolgere direttamente questi lavoratori presenti sul territorio milanese per far sì che si possa avere anche una loro rappresentanza, sulla scorta della Carta dei diritti di Bologna.

Il prossimo passaggio prevede un incontro tra l'assessorato milanese e le aziende del food delivery, prima di un nuovo incontro con le organizzazioni sindacali finalizzato a dare seguito alle proposte formulate.

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