Del decreto lavoro è stata modificata la parte meno accettabile, quella che prevedeva la possibilità di reiterare lo stesso contratto a termine per otto volte. Per raggiungere un vero equilibrio sarebbe necessario, ora, che con i contratti a termine i lavoratori guadagnassero di più che con i contratti a tempo indeterminato.
Anche l'iter parlamentare del ddl deve procedere celermente perché occorre cambiare l'insieme delle norme sul lavoro.
Il contratto di apprendistato è il migliore possibile per i giovani, è lo strumento più efficace per accedere al mercato del lavoro. Noi vogliamo una buona occupazione e, perciò, vogliamo che le persone siano formate. La formazione, però, è in mano alle Regioni e, dunque, ci sono venti mercati del lavoro, venti regole diverse spesso impraticabili: bisogna risolverequesto problema.
La semplificazione è necessaria, ma non si possono mettere in concorrenza l'apprendistato e gli altri strumenti contrattuali per l'assunzione.
Roma, 22 aprile 2014
Ufficio stampa Uil