NOTA UIL: INCONTRO UIL, CGIL, CISL E MINISTERO LAVORO SU DECONTRIBUZIONE SUD E GARANZIA GIOVANI
Su richiesta della Organizzazioni Sindacali si è svolto un incontro tra UIL, CGIL, CISL e Ministero Lavoro per affrontare i temi dell'introduzione della decontribuzione per le nuove assunzioni nel Sud e per la prosecuzione del "Programma Nazionale Garanzia Giovani".
Entrambi i temi, pur non entrando direttamente nella manovra economica per il 2017 in discussione al Parlamento, in quanto vengono finanziate direttamente dai Fondi Strutturali Europei già programmati, ne sono una parte complementare.
Per la decontribuzione delle assunzioni al Sud è già stato predisposto un Decreto Ministeriale che è alla registrazione della Corte di Conti.
Per quanto riguarda il bonus assunzioni al Sud per nuove assunzioni, si tratta della decontribuzione totale con tetto massimo fino a 8.060 euro, per un anno, per le assunzioni a tempo indeterminato, anche in apprendistato, a decorrere dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017.
Per avere diritto al bonus occupazione, dato che viene finanziato con risorse dei Fondi Strutturali Europei, occorre rispettare le condizioni del Regolamento Europeo che disciplina gli Aiuti di Stato (Regolamento UE 651 del 2014).
Pertanto l'incentivo dovrà riguardare le assunzioni di tutti i giovani 14-24 anni, e, assunzioni di over 24 anni in su disoccupati, però da 6 mesi (privi di regolare retribuzione da 6 mesi).
Inoltre le aziende possono usufruire del regime del "de Minimis", oppure del Regolamento sugli Aiuti di Stato.
In quest'ultimo caso pe raver diritto all'incentivo occorre rispettare il principio di "occupazione aggiuntiva", anche se un po' edulcorata.
Infatti ai fini dell'occupazione aggiuntiva non si calcolano i lavoratori e lavoratrici che andranno in pensione, le dimissioni e i licenziamenti per giusta causa.
Il Bonus non è cumulabile con altri incentivi (assunzioni di lavoratori e lavoratrici over 50 anno e di donne da Legge Fornero, incentivi "Garanzia Giovani" ecc.)
Gli incentivi per il Sud saranno finanziati con 530 milioni provenienti dal Programma Operativo Nazionale Occupazione e Politiche Attive (PON SPAO), di cui 500 milioni di euro per le Regioni "meno sviluppate" (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia), e 30 milioni di euro per le Regioni "in transizione" (Abruzzo, Molise e Sardegna).
Fermo restando la ripartizione tra categorie di Regioni (meno sviluppate e in transizione), le risorse non avranno altri vincoli territoriali.
Il bonus è riconosciuto dall'INPS fino ad esaurimento della dotazione finanziaria (finanziamento con tetto massimo per ogni categoria di Regione), anche se il Ministero ha fatto presente che per le Regioni meno sviluppate se si esaurissero le risorse nel corso dell'anno si potrebbe ricorrere ad ulteriore rifinanziamento.
Mentre sembrano esserci dei problemi di rifinanziamento, qualora si esaurissero le risorse per le Regioni in transizione.
Unitariamente abbiamo fatto presente che ciò penalizza ancor una volta in termini di risorse finanziarie le 3 Regioni in transizione e abbiamo pressato lo stesso Ministero a trovare una soluzione.
Per quanto riguarda "Garanzia Giovani" il programma sarà rifinanziato con una dotazione di 270 milioni di euro frutto della revisione di metà periodo del Bilancio Europeo e 560 milioni di euro a valere sul Fondo Sociale Europeo provenienti da ulteriori risorse trasferite dalla Commissione Europa per il periodo 2007-2013.
Infatti i Regolamenti europei della passata programmazione prevedevano che nei Paesi dove il PIL cresceva sotto la media europea essi fossero destinatari di ulteriori risorse per le politiche di Coesione.
Il nostro Paese, quindi, beneficerà di ulteriori 1,7 miliardi di euro in più di Fondi Comunitari che sono divisi 2/3 (1,1 miliardi di euro per il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), di cui 300 milioni già impegnato nella manovra di bilancio per la ricostruzione post terremoto, e 620 milioni al Fondo Sociale Europeo, di cui 560 milioni a Garanzia Giovani e 60 milioni per i migranti.
Tornando al Programma Garanzia Giovani, degli 830 milioni di euro della nuova dotazione di Garanzia Giovani 200 milioni di euro saranno destinati ad un fondo nazionale, senza vincoli di ripartizione territoriale, per rifinanziare il "bonus occupazione" per i NEET.
Il bonus occupazione "una tantum" che, incentiverà assunzioni fino ad esaurimento delle risorse, sarà graduato da 2 mila ad un massimo di 8.060 euro a seconda del tipo di contratto (tempo determinato o tempo indeterminato).
Non sarà più rifinanziato, invece, il super bonus occupazione (12 mila euro), che riguardava per il 2016 le assunzioni a tempo indeterminato di giovani NEET che avevano svolto un tirocinio finanziato da Garanzia Giovani.
Con questo provvedimento, che dovrà essere firmato nei prossimi giorni, si completa, insieme allo stanziamento complessivo di 274 milioni di euro fino a tutto il 2021, per finanziare le assunzioni a tempo indeterminato di giovani in alternanza scuola lavoro previsto dalla manovra economica, il quadro degli incentivi all'occupazione per il prossimo anno.
Restano alcuni nodi da sciogliere nella manovra economica e che riguardano la proroga per i prossimi anni dei "contributi zero" per le assunzioni di apprendisti nelle aziende con meno di 9 dipendenti e la proroga al 2017 degli incentivi per le assunzioni di lavoratrici e lavoratori beneficiari iscritti nelle liste di mobilità e che sono beneficiari di sussidi.
Tornado a Garanzia Giovani gli altri 630 milioni di euro destinati al Programma saranno ripartiti tra le Regioni secondo la chiave di riparto già individuata e andranno finanziare gli obiettivi (corsi di formazione, orientamento, tirocini e stage, servizio civile), che saranno condivisi tra Ministero e Regioni.
Su questo punto abbiano chiesto e ottenuto una riunione (si terrà il prossimo 12 dicembre), anche con le parti sociali per discutere e condividere i nuovi obiettivi di Garanzia Giovani
Infine, dato che il Programma Nazionale Occupazione e Politiche Attive inizia finalmente a spendere risorse per obiettivi che sono condivisi (bonus occupazione), abbiamo chiesto al Ministero di iniziare a parlare delle risorse da destinare al finanziamento diretto alle parti sociali nell'ambito del dialogo sociale.
Si tratta di uno stanziamento sul PON di 21 milioni di euro per finanziare progetti formativi, come previsto dai Regolamenti Europei, che aiutino le parti sociali ad aumentare le proprie competenze nell'ambito dell'utilizzo dei Fondi Strutturali e di Investimento Europeo.
La prima riunione sul dialogo sociale è programmata per la fine del mese di gennaio 2017.
Roma 28 Novembre 2016