Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha partecipato al tavolo sulle attività di contrasto al caporalato svoltosi, questa mattina, presso il Ministero delle politiche agricole. «C'è bisogno di intensificare i controlli - ha dichiarato Barbagallo al termine dell'incontro - perché ci sono molte aziende che ancora non si sono iscritte alle rete della legalità. Noi proponiamo di premiare chi si iscrive, con la concessione del marchio etico e con sgravi fiscali e contributivi. Bisogna, poi, concentrare i controlli sulle aziende che assumono comportamenti illegali. Inoltre, è necessario mettere in rete anche il sistema locale, perché dal centro è difficile verificare quel che accade, ad esempio, in Puglia o in Sicilia nella stagione della raccolta dei pomodori».«C'è la tentazione - ha proseguito il leader della Uil - di trasformare questo provvedimento in un'altra modifica del mercato del lavoro: non va bene perché l'obiettivo è un altro, quello di sconfiggere l'illegalità. Da questo punto di vista, è importante aver esteso il codice antimafia nel disegno di legge in questione. Vorremmo, ora, che si giungesse rapidamente alla conclusione dell'iter, perché bisogna evitare altre morti causate dal fenomeno del caporalato. Peraltro, c'è chi propone l'estensione dei voucher: noi siamo totalmente contrari. Ci sono ancora alcune forme contrattuali «opinabili»: occorrono limiti applicativi».
Barbagallo, infine, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti sulla riforma del sistema contrattuale. «Entro la metà di gennaio, faremo gli Esecutivi unitari per varare il nuovo modello contrattuale e da lì partiremo per il confronto con le controparti: l'appuntamento ormai è prossimo. In occasione degli Esecutivi potremmo anche discutere di iniziative da approntare per sollecitare il rinnovo dei contratti non ancora rinnovati».