"Ribadiamo, come più volte dichiarato, che la privatizzazione del Gruppo Ferrovie dello stato è una scelta che la UIL Trasporti non condivide essendo un'operazione politica sbagliata che va nella direzione opposta di ciò che servirebbe al Paese." Lo afferma il Segretario generale della UIL Trasporti Claudio tarlazzi, sottolineando che questa operazione non ha nessun elemento di carattere industriale, nè è volta alla valorizzazione del gruppo quele asset strategico per il Paese, si caratterizza per essere una mera operazione di cassa. Il Governo, in nome dell'interesse genrale, dovrebbe ripensarci. Non è infatti vendendo pezzi delle aziende che producono utili in bilancio che il nostro Paese tornerà a crescere. Soprattutto, come in questo casa, quando tali utili dovrebbero essere investitiper il miglioramento della qualità dei treni e dei collegamenti ferroviari, invece che doverli ripartire con gli investitori privati.  Dal punto di vista infrastrutturale e dei collegamenti materiali materiali e immateriali abbiamo, infatti, un'Italia spaccata in due ad ad un NOrd sufficientemente attrezzato per competere a livello internazionale, si contrappne un Sud decisamente pocoattrattivo per nuovi insediamenti produttivi e dove intere fasce della popolazione hanno un scarsa prospettiva di sviluppo socioeconomico."

Intervista ANSA