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Lunedì, 20 Luglio 2015 14:57

Ammortizzatori sociali

Con l'approvazione da parte del Senato è stato convertito in legge il decreto 21 maggio 2015 n°65 in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR. Per quanto attiene ai profili di nostra competenza vi alleghiamo uno stralcio del testo approvato relativo agli articoli 2, 3 e 4 che riguardano specificatamente gli ammortizzatori sociali. Proprio all'articolo 2 viene previsto un incremento, pari a 1.020 milioni di euro, del Fondo sociale per occupazione e formazione destinato al finanziamento degli ammortizzatori in deroga per l'anno corrente.

A tale proposito è bene ricordare che le risorse stanziate, al netto dei prelievi di cui ai successivi articoli, sono le uniche disponibili per l'anno 2015, atteso che i 700 milioni di euro previsti dalla Legge 92/2012 sono sostanzialmente stati utilizzati per finanziare gli interventi relativi al 2014. All'articolo 3 troviamo il rifinanziamento della Cig in deroga per il settore della pesca per ulteriori 5 milioni di euro, per un totale di finanziamenti per il settore per il 2015 che arriva a 35 milioni di euro.

Infine, con l'articolo 4, si interviene sia sui contratti di solidarietà, sia di tipo a che di tipo b, che sul rifinanziamento della proroga a 24 mesi dei trattamenti di integrazione salariale straordinaria per cessazione.

In particolare per i contratti di solidarietà difensivi di tipo b, per le imprese non rientranti nell'ambito ordinario di applicazione della disciplina (Cigs), che erano stati "ignorati" dai precedenti provvedimenti,  si stanziano risorse per 140 milioni di euro di cui, presumibilmente, una buona parte dovranno essere utilizzate per gli accordi realizzati nel 2014 e non finanziati a causa della esiguità dei finanziamenti previsti dalla legge si stabilità del 2014 (40 milioni).

Riguardo invece ai contratti di solidarietà ex legge 863/84 si rifinanzia l'innalzamento dal 60 al 70 per cento dell'integrazione salariale, che originariamente era pari a 50 milioni di euro, e che ora viene irrobustito con ulteriori 150 milioni di euro. Al riguardo è importante sottolineare che il decreto, al comma 1-bis dell'art. 4, stabilisce che tali risorse sono destinate esclusivamente a quei contratti di solidarietà le cui istanze siano state stipulate e presentate prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo di riforma del sistema di tutele in costanza di rapporto di lavoro che, come è noto, è ancora all'attenzione delle rispettive Commissioni Lavoro di Camera e Senato (AG 179).

Infine, sempre al comma 1-bis dell'art. 4, si rifinanzia per ulteriori 20 milioni di euro la proroga a 24 mesi della Cigs per cessazione di attività, laddove gli accordi prevedono la possibile rioccupazione dei lavoratori.

Abbiamo già chiesto, per le vie brevi, che il Ministro del lavoro dia immediatamente corso al riparto delle risorse da destinare agli ammortizzatori in deroga per il 2015.

Vi informiamo infine che, unitariamente, abbiamo chiesto sia il rifinanziamento della misura C.d. Aspi Sospesi che  una maggiore flessibilità nella gestione dei finanziamenti per gli ammortizzatori in deroga (vedi allegato),  inviando alle Commissioni lavoro di Camera e Senato una proposta di modifica del decreto interministeriale 83473/2014, di riordino della disciplina della deroga. La richiesta riguarda la possibilità di derogare ai criteri di concessione introdotti dal decreto, in particolare utilizzando una parte delle risorse assegnate (5%), ovvero risorse proprie delle Regioni. Quindi maggiore flessibilità sulle durate e soprattutto la possibilità di utilizzare la mobilità in deroga anche dopo avere utilizzato periodi di disoccupazione o mobilità ordinaria.

 

Documenti in allegato.: decreti legge e richiesta emendamenti

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