BASTA MORTI SUL LAVORO, STOP ALLA STRAGE DI NONNI NEI CANTIERI.
IL 7 NOVEMBRE SCIOPERO DEGLI EDILI CGIL CISL UIL
PIATTAFORMA FENEAL FILCA FILLEA SICUREZZAVOLANTINO 7 NOVEMBRE SCIOPERO SICUREZZA
Un mese di assemblee, convegni, volantinaggi, iniziative di sensibilizzazione in tutti i territori ed in tutti i cantieri, ed il 7 novembre lo sciopero nazionale di un'ora degli edili per dire basta morti sul lavoro: è quanto hanno stabilito le segreterie nazionali Feneal Filca Fillea, che ancora una volta si mobilitano per chiedere più attenzione sul tema della sicurezza e salute sul lavoro a fronte di dati sempre più tragici ed allarmanti su infortuni, morti e malattie professionali.
"Per le costruzioni il bilancio provvisorio del 2016 è terribile, con un incremento delle vittime, ai primi di ottobre, di oltre il 27% rispetto al 2015" fanno sapere le segreterie nazionali Feneal Filca Fillea, che proseguono "A questo dato drammatico si aggiunge quello relativo alla media di età delle vittime: in particolare è sconcertante il dato degli over 60, più che raddoppiato rispetto allo scorso anno. Siamo in presenza di una vera e propria strage di nonni." Per i sindacati "occorre intervenire subito, rafforzare controlli e sanzioni, completare l'attuazione del decreto legislativo 81, anche con la costituzione della patente a punti." "Lo sciopero – proseguono – serve a sensibilizzare su un tema che non può più passare in secondo piano e per questo chiediamo azioni precise per contrastare il lavoro irregolare e nero, causa di molti incidenti e di mancata applicazione delle regole. Tra queste è per noi fondamentale ripristinare il Durc nella sua formula originaria e passare in breve tempo alla congruità, applicare il contratto edile a tutti i lavoratori in cantiere e rafforzare il ruolo degli enti bilaterali che attraverso i responsabili della sicurezza svolgono un lavoro indispensabile."
"Sul fronte pensionistico – aggiungono in conclusione – apprezziamo l'intesa raggiunta da Governo e Sindacato, ma occorre fare un passo in più affinché l'Ape agevolata si rivolga esplicitamente agli operai edili e permetta di accedere alla pensione in anticipo senza penalizzazioni a tutti quegli operai con pensioni inferiori ai 1300/1400 euro netti, il cui lavoro è sicuramente pesante e rischioso. Solo in questo caso si darà una risposta concreta alle migliaia di operai con più di 60 anni che ancora stanno sulle impalcature".
L'hashtag della mobilitazione è #ZeroInfortuni.
Otto ore di sciopero per il 19 ottobre, stato di agitazione e astensione dallo straordinario: questa la decisione assunta ieri da Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e coordinamento nazionale Rsa/Rsu e strutture sindacali territoriali e regionali delle aziende che effettuano lavorazioni in house per conto delle società concessionarie autostradali Itinera, Abc, Sicogen, Sea, Interstrade, Sina per il gruppo Gavio e Pavimental e Spea per Atlantia.
"Prendiamo atto che, nonostante gli impegni sottoscritti al Ministero delle Infrastrutture finalizzati ad affrontare il problema occupazionale determinato dalla nuova legge sugli appalti pubblici, sono iniziati i licenziamenti nelle aziende controllate dalle concessionarie autostradali" spiegano i sindacati . "Le concessionarie autostradali intendono utilizzare il biennio di transizione previsto dalla legge per licenziare progressivamente le maestranze e stanno adeguando in questo modo le loro strategie, non affidando più direttamente molti lavori alle controllate per rientrare nei limiti della legge".
Intanto prende il via la mobilitazione nazionale in difesa di circa 2mila posti di lavoro, un centinaio i lavoratori coinvolti in provincia di Alessandria, con lo sciopero di otto ore in tutte le imprese edili che effettuano lavorazioni in house per conto delle società concessionarie autostradali, "da effettuarsi a livello territoriale sui tronchi autostradali ed allargando lo stato di agitazione all'astensione dello straordinario a partire dalla data dello sciopero".
Precisano i Sindacati provinciali dei Lavoratori Edili: "Chiediamo l'istituzione urgente di un Tavolo di crisi presso l'ANCE per monitorare l'andamento della situazione, ed anche una maggiore attenzione nei confronti di tutti quei lavoratori che, nella nostra Provincia, lavorano per ITINERA, e che hanno contribuito a far crescere un'azienda storica".
Sempre il 19 ottobre le OO.SS hanno organizzato un presidio di protesta davanti alla sede della Regione Piemonte, in Piazza Castello a Torino.
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