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Mercoledì, 27 Settembre 2017 16:13

Numero unico telemarketing per Call Center in outbound

Telemarketing: con il "numero unico" a rischio migliaia di posti di lavoro È in discussione in questi giorni presso la Camera dei Deputati il disegno di legge, già approvato dal Senato nel mese di agosto, che prevede l'istituzione di un prefisso unico per tutti i call center che operano in outbound. La discussione nasce dalla volontà di arginare una pratica, quella del telemarketing cd. "selvaggio", in cui la mancanza di regole negli anni ha permesso di raggiungere modalità e quantità di telefonate tali da essere percepite dagli utenti come molestie. Riteniamo però che la soluzione individuata sia inadeguata perché non risponde realmente al problema e sbagliata perché mette a rischio circa 25.000 posti di lavoro. Come abbiamo già avuto modo di dire mentre il provvedimento era in discussione in Senato, le cose da fare per tutelare i cittadini dalle telefonate non gradite e al contempo tutelare l'occupazione sono:

- rafforzare il registro delle opposizioni: per essere realmente efficace deve essere maggiormente conosciuto, trasparente nei suoi meccanismi, più facilmente accessibile e gerarchicamente superiore alle eventuali successive autorizzazioni di utilizzo dei dati personali a fini commerciali per un periodo di tempo definito e ragionevolmente lungo, a seguito del quale dovrebbe valere il silenzio-assenso per il rinnovo della propria iscrizione nel registro. Questo meccanismo permetterebbe, una volta andato a regime, di lasciare veramente i cittadini liberi di scegliere se ricevere offerte commerciali o meno e di mettere un freno alla cosiddetta "compravendita delle liste sporche", ovvero la diffusione e l'utilizzo di liste contenenti numeri di telefono contattati già così tante volte da risultare inutili ai fini commerciali e appartenenti a utenti che, subissati dalle telefonate, le ritengono moleste;

- proseguire la lotta contro i contratti pirata: l'insistenza con cui alcuni operatori si rivolgono agli utenti può essere ricondotta in larga parte alle condizioni in cui questi lavoratori si trovano ad operare. La mancata chiarezza contrattuale, l'applicazione di contratti pirata – così intesi perché sottoscritti da Organizzazioni Sindacali non rappresentative e in dumping per condizioni lavorative e salariali rispetto alla media del settore – o addirittura la mancata applicazione di qualsiasi accordo collettivo devono essere combattute con fermezza da tutti gli attori del settore e dalle Istituzioni ed attivando puntualmente tutti i necessari controlli. Questo perché la mancanza di regole chiare ed uguali per tutti crea concorrenza sleale tra imprese e condizioni peggiorative per i lavoratori del settore, con conseguente calo di qualità del servizio offerto e saturazione del canale di telemarketing fino ad arrivare alla percezione di molestia telefonica ai cittadini.

Mentre siamo come sempre pronti a poter illustrare ed argomentare le nostre proposte nelle opportune sedi , lanciamo il nostro appello affinché il provvedimento sul "numero unico" possa subire un ripensamento da parte dei Deputati alla Camera che impedisca la crisi di un intero settore che vede impegnati migliaia e migliaia di giovani soprattutto nelle regioni del sud. Roma, 25 settembre 2017

Le Segreterie Nazionali

SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

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Il Ddl Concorrenza introduce nuove regole anche nel settore della telefonia. Vediamole di seguito.

Telefonia, spese di recesso e trasferimento

In base alla nuova disciplina le spese di recesso e trasferimento dell'utenza dovranno essere noti sin dal momento della pubblicizzazione dell'offerta e della sottoscrizione del contratto, e dovranno essere commisurati al valore del contratto e ai costi reali sopportati dall'azienda, ovvero ai costi sostenuti per dismettere la linea telefonica o trasferire il servizio e siano comunicati in via generale all'Agcom, che dovrà verificare analiticamente la composizione delle voci in addebito.

Al fine di semplificare le procedure di migrazione dei clienti tra operatori di telefonia mobile e le procedure per l'integrazione di SIM aggiuntive richieste da utenti già clienti di un operatore (SIM aggiuntive, upgrade di SIM, sostituzioni di SIM) verrà utilizzata l'identificazione indiretta del cliente in via telematica, anche attraverso lo SPID.

Telefonia, modalità di recesso

Le modalità di recesso dovranno essere semplici e di immediata attuazione (analoghe a quelle di attivazione) e dovrà essere garantito al cliente di comunicare il recesso o il cambio di gestore con modalità telematiche, in modo da facilitare il recesso.

Telefonia, offerte promozionali e abbonamenti

Nel caso di offerte promozionali, aventi ad oggetto la fornitura sia di servizi che di beni, il contratto non potrà avere durata superiore a ventiquattro mesi e la penale dovrà essere equa e proporzionata al valore del contratto.

È fatto divieto agli operatori di telefonia e di comunicazioni elettroniche di prevedere la possibilità per il consumatore o per l'utente di ricevere servizi in abbonamento da parte dello stesso operatore, o di terzi, senza il previo consenso espresso e documentato all'attivazione di tale tipologia di servizi. Anche in questo caso il potere di vigilanza e sanzione viene esteso all'Agcom con sanzioni amministrativo-pecuniarie fino a 2.500.000 o una percentuale del fatturato annuo.

Telefonia, Facebook e Whatsapp nel registro dell'Agcom

Verrà istituito un registro, tenuto dall'AGCOM, dei soggetti che utilizzano indirettamente risorse nazionali di numerazione, quali ad esempio Whatsapp, Viber, Telegram, Facebook, che presentano account associati ad un numero di telefono.

Telefonia, biglietti pagabili in mobilità

Si introduce la possibilità di utilizzare la bigliettazione elettronica attraverso strumenti di pagamento in mobilità, anche attraverso l'addebito diretto su credito telefonico, per l'acquisto di titoli d'accesso a luoghi di cultura, manifestazioni culturali e spettacoli.

Telefonia, da aggiornare il Registro delle Opposizioni

Dovrà essere aggiornato, entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge, il Regolamento di istituzione e gestione del c.d. registro delle opposizioni, cioè il registro pubblico degli abbonati che si oppongono all'utilizzo del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali al fine di estendere la disciplina in essere – che attualmente disciplina il solo uso della numerazione telefonica degli abbonati con finalità commerciali – anche alle ipotesi di impiego della posta cartacea alle medesime finalità.

Telefonia, chiamate verso numeri speciali

Quanto alla tariffazione delle chiamate verso numerazioni non geografiche, ossia le numerazioni speciali per cui è prevista una tariffazione differenziata ed indipendente dalla collocazione geografica del chiamante ed utilizzate per lo più come assistenza clienti da alcune aziende, che la tariffazione abbia inizio solo dalla risposta dell'operatore.

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