Appuntamento questa mattina in Piazza Montecitorio alle 10 per i lavoratori delle aziende di manutenzione e progettazione autostradale, in occasione dello sciopero di 8 ore proclamato da FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil a difesa di 3.600 posti di lavoro, messi a rischio dalle nuove norme del codice appalti.
"Abbiamo chiesto un intervento per evitare lo smantellamento di un settore ad alta qualificazione, attraverso la modifica dell'articolo 177 del codice, da attuarsi con il decreto correttivo, fanno sapere le segreterie nazionali dei sindacati, che chiedono di "escludere dai vincoli previsti dal nuovo codice per l'assegnazione diretta dei lavori, quelli svolti direttamente dalle concessionarie, la manutenzione e la progettazione autostradale". Su questo "abbiamo avuto dei pareri positivi da parte del ministro Delrio, che ha recentemente proposto di escludere la progettazione e le manutenzioni dal limite del 20-80 , ma ciò deve trovare soluzione nel decreto correttivo." Domani i sindacati porteranno le loro ragioni a Montecitorio, con delegazioni di lavoratori provenienti da tutta Italia, ed incontreranno in piazza i parlamentari delle Commissioni Lavoro e Ambiente, per chiedere un impegno in difesa dei lavoratori e di un patrimonio di professionalità che rischia di scomparire."
MANUTENZIONI AUTOSTRADALI, SINDACATI CHIEDONO INCONTRO A RENZI
Feneal Filca Fillea: "Nel decreto correttivo Governo escluda manutenzione e progettazione autostradale dai vincoli previsti dal nuovo codice"
I sindacati FenealUil Filca-Cisl Fillea-Cgil hanno chiesto un incontro urgente al premier Matteo Renzi, anche in seguito alle importanti aperture del ministro Delrio, per sbloccare la delicata situazione venutasi a creare con le concessionarie autostradali. In particolare le norme del nuovo codice degli appalti determinerebbero il rischio licenziamento per 3.600 lavoratori, attualmente in forza alle società impegnate nella manutenzione e nella progettazione delle autostrade italiane. I sindacati chiederanno al Governo un intervento per evitare lo smantellamento di un settore ad alta qualificazione, attraverso la modifica dell'articolo 177 del codice, da attuarsi con il decreto correttivo. Quest'ultimo, in fase di elaborazione, deve necessariamente contenere quanto concordato con il MIT sull'esclusione dei lavori svolti direttamente dalle concessionarie così come la manutenzione e la progettazione autostradale dai vincoli previsti dal nuovo codice per l'assegnazione diretta dei lavori. Una modifica in tal senso è già stata avanzata da Delrio, che ha recentemente proposto di escludere la progettazione e le manutenzioni dal limite del 20-80. Questa soluzione costituirebbe una garanzia non solo per i lavoratori e per le loro professionalità, che non devono essere disperse, ma andrebbe a vantaggio dell'intera collettività, che ha il diritto di viaggiare su autostrade moderne e sicure, e contro le strumentalizzazioni delle stesse concessionarie.
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