Per arrivare al 31 ottobre, ultima scadenza del blocco dei licenziamenti nei settori dei servizi e del terziario, occorrono subito altre settimane di cassa integrazione. Infatti, per sostenere le imprese in difficoltà di questi settori, sono state finanziate prima 12 settimane con la Legge di Bilancio e successivamente ulteriori 28 settimane con il Decreto Sostegni, per un totale di 40 settimane che permetteranno, alle imprese che hanno utilizzato la cassa integrazione senza soluzione di continuità, di arrivare solo ai primi giorni di ottobre e non certo sino alla data di scadenza del blocco dei licenziamenti.
In questo caso per alcune aziende per le quali l'attività non è ancora ripartita (mense scolastiche, servizi connessi al turismo, artigianato dei trasporti...) con la prima settimana di ottobre finisce tutto: lavoratrici e lavoratori senza più CIG, aziende senza alcun supporto.
Non è un problema di finanziamento delle misure visto che si sta spendendo molto meno di quanto messo in campo: è invece un fatto di serietà e di serietà nei confronti di lavoratrici e lavoratori di settori che ancora oggi faticano a riprendere le attività.
Come Sindacato abbiamo chiesto ulteriori 12 settimane per arrivare alla fine dell'anno, si sta valutando - si legge - di prevederne solo 8.
Si sciolga al più presto la questione, le aziende in difficoltà, i loro dipendenti, gli stessi enti erogatori non possono essere lasciati nell'incertezza.
E nessuno può essere lasciato indietro o dimenticato, nemmeno nei giorni in cui l'attenzione e l'impegno sono concentrati su altre partite.
Roma, 17 settembre 2021
dal sito www.uil.it