In occasione dello sciopero del 19 dicembre, la manifestazione per il rinnovo del contratto si svolgerà a Milano a partire dalle ore 10.30, orario in cui è previsto il concentramento per la partenza del corteo. Dopo lo sciopero del 7 novembre, non si sono registrate sostanziali novità per riprendere, su presupposti diversi, le trattative con Federdistribuzione, Distribuzione Cooperativa e Confesercenti. Condizione per cui, lo sciopero del 19 dicembre, deve produrre un messaggio forte e di unità per ribadire la posizione sindacale e la richiesta di arrivare, in tempi rapidi, a un rinnovo del contratto nazionale.
SCIOPERO NAZIONALE UNITARIO 7 NOVEMBRE E 19 DICEMBRE
Trascorsi 22 mesi dalla scadenza del CCNL del Terziario (Confesercenti) continuano a permanere distanze rilevanti tra le parti.Filcams, Fisascat e UILTuCS, ribadendo i contenuti della piattaforma sindacale, chiedono di procedere velocemente al rinnovo del CCNL.
Ciò anche in considerazione dell'avvenuto rinnovo del CCNL del Terziario Distribuzione e Servizi (Confcommercio) che ha riconosciuto un aumento salariale di 85 euro, per una massa salariale di 1811 euro nel triennio 2015/2017. Filcams, Fisascat e UILTuCS dichiarano due intere giornate di sciopero per i giorni 7 novembre e 19 dicembre 2015 a sostegno dell'occupazione stabile, delle tutele normative e del salario.
L'astensione dal lavoro avverrà per il turno completo di lavoro giornaliero. Per le unità produttive che nella giornata di sabato non svolgono attività, l'astensione dal lavoro è prevista per venerdì 6 Novembre e venerdì 18 dicembre.
FILCAMS Cgil FISASCAT Cisl UILTuCS - UIL
Comunicato stampa
Sciopero generale di due giorni della grande distribuzione: il 7 novembre e il 19 dicembre
Mobilitazione nazionale per il rinnovo del contratto del settore dopo oltre venti mesi di vertenza
Gli esecutivi nazionali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UILTuCS, riuniti oggi a Roma, hanno proclamato due giornate di sciopero nazionale nel settore della grande distribuzione per il 7 novembre e per il 19 dicembre prossimi, demandando alle strutture regionali l'organizzazione di ulteriori iniziative di mobilitazione.
Il ricorso allo sciopero si è reso necessario per dare un segnale forte e compatto a Federdistribuzione, dopo oltre venti mesi di vertenza per il rinnovo del contratto collettivo del settore.
La UILTuCS, a sua volta, dopo la pronuncia favorevole del Tribunale di Torino, moltiplicherà i ricorsi ai Tribunali italiani per ottenere il riconoscimento degli aumenti salariali stabiliti dal contratto collettivo rinnovato con Confcommercio anche per i lavoratori delle imprese aderenti a Federdistribuzione.
Dichiarazione di Brunetto Boco, Segretario Generale della UILTuCS:
«La grande distribuzione non solo non vuole rinnovare il contratto collettivo dopo quasi due anni di vertenza, ma pretende addirittura di ridurre gli stipendi dei lavoratori. Siamo costretti allo sciopero da questo atteggiamento inaccettabile di chiusura e di arroganza, tanto più improvvido nel momento in cui il Paese sta faticosamente cercando di uscire dalla lunghissima crisi e si stanno risvegliando anche i consumi».
Come UILTuCS ci stiamo muovendo anche in un'altra direzione per far valere i diritti dei lavoratori. Soddisfatti della pronuncia del Tribunale di Torino che ha riconosciuto il diritto a percepire l'aumento salariale previsto dal contratto collettivo rinnovato con Confcommercio, abbiamo avviato analoghi procedimenti giudiziari in tutta Italia. Per questa via le imprese delle grande distribuzione saranno obbligate a corrispondere gli incrementi retributivi che pretendono di non garantire attraverso la normale strada della contrattazione».
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