Ieri a Tortona si è tenuta la manifestazione provinciale del 1 maggio. Il ritrovo, nel piazzale davanti alla stazione, ha visto adunarsi molti lavoratori e pensionati che con orgoglio si sono presentati puntuali all'appuntamento, sventolando la loro bandiera. La manifestazione unitaria, organizzata da Uil insieme a Cgil e Cisl, è proseguita in corteo per le vie del centro città, terminando per il discorso conclusivo in Piazza Malaspina, nel cuore di Tortona.
A prendere la parola, alla fine della manifestazione, l'ospite d'onore, Lorenzo Cestari, Segretario regionale Uil, a nome delle tre sigle sindacali.
Il suo discorso è stato incentrato sulla necessità di uscire dalla crisi e la possibilità di farlo è per lui rappresentata da un cambio delle politiche europee.
"L'Europa deve mettere a dosposizione un fondo per l'occupazione. Reputiamo che la strada da percorrere sia questa. Rinnovo dunque l'invito ad andare a votare in occasione delle elezioni europee di maggio. Il sindacatp non fa politica, ma sa che le politiche europee sono determnanti, anche sul fronto del lavoro e dell'occupazione. Noi sindacati non siamo gufi, come spesso ci definisce l'attuale Governo, e non siamo nemmeno conservatori. Abbiamo chiesto sempre l'abbassamento della tassazione sul lavoro per i dipendenti e in molte occasioni siamo stati pronti ad accettare le novità senza opporci, in nome del bene del Paese. Gli 80euro che da questo mese arriveranno nelle buste baga e nelle tasche dei lavoratori dipendenti sono certamente unsegnale importante, ma la misura deve essere strutturale, non "una tantum". Ben venga alle discussioni e ai confronti, questi sono sani e ricchi. Siamo le organizzazioni che nn hanno paura dei cambiamenti, anzi vogliamo che le cose cambino.
In merito alla Riforma della Pubblica Amministrazione, noi diciamo ok da decenni, siamo favorevoli, ma deve essere discussa anche con noi parti sociali.
Infatti resta determinante capire l'importanza del lavoro pubblico, che porta con sè servizi essenziali ai cittadini, quindi ci vuole attenzione.
Riforma si x una pa più amica fei cittadini e più efficente sui territori ma ciò nn vuol dire solo tagli.
In questi anni sono usciti dal sistema sanitario nazionale ben 3000 lavotatori e chi è rimasto in servizio ha dovuto e deve quotidianamente rinunciare ai turni di riposo, fare ore in più, ecc ecc...al fine di mantenere in vita i servizi indispensabili che spettano a tutti i cittadini.
Forse oggi, 1 maggio 2014, per alcuni sarà la festa del lavoro che non c'è, che manca, che non è sicuro e non è continuo, a tempo indeterminato come dovrebbe essere per tutti. Ci aspettiamo altre novità per creare lavoro nuovo. Ci preoccupa il decreto sul lavoro a tempo determinato: il lavoro discontinuo deve costare di piu del full time, solo osì èotrà essere ridotto e azzerato.
Non siamo contro la flessibilità, ma questa non va confusa con la precarietà.
Dobbiamo salvaguardare il lavoro, quello buono e vero, continuativo e full time.
Il Paese necessita di un grande piano per il lavoro. Determinante essere attivi e votare alle Europee".
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