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In base ai dati dell'istituto di statistica tra i motivi per cui ci resta a casa prevalgono "ragioni varie". Le donne senza figli piccoli che non cercano un'occupazione sono il 32%, poco meno del dato relativo alle madri

In Italia l'anno scorso quasi una donna su due (45,9%) tra quelle in età da lavoro era fuori dal mercato. Il tasso di inattività si attesta a 20 punti, superiore a quello degli uomini (25,9%), al top nella Ue dopo Malta (27 punti). Il dato è contenuto in uno studio di Eurostat sulle persone al di fuori del mercato del lavoro, che sottolinea come il tasso di inattività dipenda strettamente da sesso, età e livello di educazione. Ma il rapporto si concentra anche sulla fascia di età tra i 25 e i 54 anni, il periodo in cui si dovrebbe essere più "attivi" sul mercato come occupati o in cerca di impiego.

E' in quella fascia che si rafforzano le differenze di genere, con appena l'8,6% di uomini inattivi in media Ue a fronte del 20,6% delle donne. In Italia la percentuale delle donne inattive tra i 25 e i 54 anni è del 34,1% (a poca distanza da Malta con il 34,2%) a fronte dell'11,4% in Slovenia e dell'11,6% in Svezia. Se poi si guarda al dato regionale si vede che le donne in età da lavoro inattive al Sud nel 2015 erano il 60,7% a fronte del 37,3% al Nord.

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