L'Inps con la circolare n. 133/2016 illustra la nuova misura di "Sostegno per l'inclusione attiva" (SIA), a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 166 del 18 luglio 2016 del decreto ministeriale che ha disciplinato l'attivazione del nuovo servizio, fissandone le linee guida nonché i criteri e le procedure operative.
L'avvio del beneficio su tutto il territorio nazionale è previsto dal 2 settembre prossimo.
Il SIA è una misura di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali sia presente almeno un minorenne, un disabile o una donna in stato di gravidanza accertata, e che abbiano un ISEE inferiore o uguale a 3.000 euro.
"Il sussidio – spiega l'Inps nella circolare - è subordinato ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l'impiego, i servizi sanitari e le scuole nonché con soggetti privati ed enti no profit. Il progetto coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare e prevede specifici impegni per adulti e minori sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni. L'obiettivo è quello di aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l'autonomia."
Il beneficio viene concesso, al sussistere di determinati requisiti, con cadenza bimestrale, in relazione alla composizione del nucleo familiare, e può raggiungere, per famiglie con 5 o più membri, l'importo mensile di 400 euro.
Sono interessati coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti (il cui accertamento spetterà al Comune interessato): essere cittadino italiano o comunitario ovvero familiare di cittadino italiano o comunitario titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; essere residente in Italia da almeno due anni (al momento della presentazione della domanda).
Il Decreto prevede che la domanda sia presentata al proprio Comune di residenza dopo 45 giorni dall'entrata in vigore del Decreto, quindi a partire dal prossimo 2 settembre.
I comuni inoltreranno le domande all'Inps al quale spetta accertare i requisiti e l'esistenza di altri eventuali trattamenti economici di natura previdenziale, indennitaria o assistenziale a qualunque titolo concesso dallo Stato o da pubbliche amministrazioni che non devono essere superiori a 600 euro mensili. Inoltre nessun componente deve risultare titolare di: prestazioni di assicurazione sociale per l'impiego (NASpI); assegno di disoccupazione (ASDI); altro ammortizzatore sociale di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria.
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