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Finalmente la Giunta Regionale ha deliberato il Bonus di 600 euro per le lavoratrici ed i lavoratori che, nel periodo del lockdown da marzo a maggio non hanno lavorato e sono stati esclusi dall'utilizzo degli ammortizzatori sociali e dalle varie indennità previste dai provvedimenti del Governo nazionale.

Si tratta di una misura promessa già nel maggio scorso, all'interno del 'Riparti Piemonte', con la costituzione di un Fondo Regionale di 10 milioni di euro destinati a questo scopo. Come organizzazioni sindacali abbiamo pressato la Regione per oltre 4 mesi per darne attuazione. Il primo Bando, che ci auguriamo esca rapidamente, prevede che il Bonus venga distribuito a queste tipologie di lavoratori.

Soggetti beneficiari Modalità richiesta
Lavoratori e Lavoratrici dei Fallimenti sospesi per cessata attività senza stipendio e senza CIG, nell'impossibilità di licenziarsi per accedere alla Naspi.
Lavoratori e Lavoratrici domestiche conviventi al 23.02.20 sospesi e cessati nel periodo da marzo a maggio 2020 che non hanno percepito prestazioni previdenziali/assistenziali (dimostrazione tramite dichiarazione del datore di lavoro o cedolino da allegare all'istanza)
Lavoratori e lavoratrici della ristorazione di imprese che hanno continuato a lavorare con riduzione di orario senza possibilità di utilizzo della CIG in aziende che hanno ridotto i pasti a causa dello Smart Working, senza ricorrere agli ammortizzatori sociali. sospesi e senza reddito nel periodo da marzo a maggio 2020, che non hanno percepito prestazioni previdenziali/assistenziali (devono esibire lettera dell'impresa di sospensione dal lavoro o cedolino ad ore zero da allegare all'istanza)
Lavoratori e lavoratrici co.co.co. Con contratto sospeso nel periodo da marzo a maggio 2020 che non hanno percepito prestazioni previdenziali/assistenziali (devono esibire lettera dell'impresa di sospensione dal lavoro da allegare all'istanza)

CGIL CISL UIL hanno chiesto alla Regione un intervento capace di raggiungere e sostenere il reddito di tutte le lavoratrici e lavoratori non coperti dalle varie misure nazionali, ma la regione ha raccolto solo parzialmente le nostre richieste.

Sono ancora esclusi collaboratori autonomi occasionali non iscritti alla Gestione separata Inps in quanto percettori di redditi inferiori ai 5.000 euro (spesso impiegati nei settori produttivi più colpiti dalla crisi come turismo, spettacolo, formazione e consulenza oppure come quelli del food delivery, considerati essenziali nei giorni più duri del lockdown). Esclusi dalle indennità Covid-19, si trovano senza reddito e senza lavoro dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Così come non sono stati ancora considerati i Tirocinanti che hanno visto interrotto il proprio contratto e la relativa indennità durante il lockdown.
Abbiamo chiesto alla Regione di attivare subito un 2° bando, destinando ad esso le risorse non impiegate nel Bando precedente integrate dalle risorse necessarie, per coprire anche questi lavoratori e per prevedere un analogo bonus anche a chi lavora negli appalti dei servizi scolastici ed educativi, della cultura e dei poli museali, dove per gli orari ridotti e per i bassi stipendi, hanno ricevuto integrazioni salariali davvero insufficienti a garantire una vita dignitosa.

Con la pubblicazione del bando sarà possibile, compilando il modulo di richiesta allegato, inviare la domanda per ricevere il bonus. Invitiamo lavoratrici e lavoratori a rivolgersi ai delegati ed alle sedi di CGIL-CISL-UIL per la compilazione e l'invio delle domande.

 

 

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