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Lunedì, 20 Ottobre 2014 11:07

La UIL dà disdetta del protocollo che regola gli scioperi nel Pubblico Impiego

"I contratti collettivi di lavoro del pubblico impiego sono fermi al 2010. Ebbene, se lo Stato non rispetta gli accordi, anche noi ci sentiamo sciolti dal rispetto di quegli stessi accordi e, dunque, non terremo più conto dei limiti previsti per gli scioperi nel settore".

Così, il Segretario generale aggiunto della UIL, Carmelo Barbagallo, parlando al Congresso nazionale della UIL-FPL, la categoria degli Enti locali e della sanità, ha annunciato la decisione del Sindacato di via Lucullo di disdettare il Protocollo del 2001 in merito alle procedure di raffreddamento e conciliazione relative alle prestazioni indispensabili in caso di sciopero. La disdetta riguarda anche tutti i successivi accordi in materia, firmati sulla base di quel Protocollo, ed è stata comunicata formalmente con lettera inviata all'Aran, l'agenzia governativa per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.

"Il blocco dei contratti - ha sottolineato Barbagallo nel suo intervento - è una decisione di arrogante signoria che trasforma oltre tre milioni di cittadini in sudditi: è inaccettabile. Se il Governo, dunque, non modifica la legge di stabilità, a partire dallo sblocco dei contratti nel pubblico impiego, se non mantiene le tutele per tutti i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e non le allarga a chi non ne ha, se non dà un segno chiaro nella direzione degli investimenti e dello sviluppo per tutto il Paese, noi chiederemo a CGIL e CISL di avviare una lunga stagione di lotte unitarie che proseguirà fino a quando il Governo non avrà cambiato verso".

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