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Venerdì, 25 Luglio 2014 02:00

Ferrero: rinnovato l’accordo integrativo 2014-2016

Comunicato stampa unitario Fai, Flai e Uila

Fai, Flai e Uila hanno sottoscritto oggi il rinnovo dell'accordo di gruppo Ferrero, scaduto il 30 giugno 2014; l'intesa prevede un premio variabile di 6.075 € sul triennio (1.900 nel 2015, 2.025 nel 2016 e 2.150 nel 2017) che, a regime, porterà a un aumento di oltre il 13% del messo in palio rispetto a quanto previsto dall'ultimo integrativo.
Ne danno notizia i segretari nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil Stefano Faiotto, Mauro Macchiesi e Guido Majrone, che hanno poi sottolineato: "si tratta di un accordo che, nonostante il periodo difficile che il paese sta vivendo, conferma la positiva tradizione di relazioni tra Fai, Flai, Uila e il gruppo Ferrero.
"Abbiamo sottoscritto un buon accordo" dichiarano Faiotto, Macchiesi e Majrone "che offre ai circa 6.000 lavoratori della Ferrero Italia, oltre a un aumento consistente del salario variabile, anche la necessaria stabilità e continuità occupazionale. L'integrativo contiene, infatti, un capitolo ad hoc, denominato 'Investimenti area industriale' che descrive le iniziative imprenditoriali e gli investimenti che l'azienda intraprenderà nel triennio, anche per mantenere stabile l'occupazione del Gruppo nei siti italiani".
Tante le novità che riguardano il capitolo 'Persone in Ferrero', tra le quali l'innalzamento da 2 a 3 mezze giornate di permesso per le visite pediatriche dei figli di età compresa tra 0 e 14 anni; una ulteriore giornata di permesso al padre in occasione della nascita del figlio rispetto a quanto previsto dal Ccnl e la possibilità di attivare forme di part-time a fronte di specifiche esigenze. Di grande importanza, poi, la conferma della gestione diretta della rete commerciale in quanto la Ferrero è una delle poche aziende che ha mantenuto al proprio interno la rete vendita.
"Con questo integrativo, insieme a tutti gli altri già sottoscritti o che stanno per esserlo" concludono Faiotto, Macchiesi e Majrone "le organizzazioni sindacali del comparto alimentare dimostrano come, in un periodo in cui troppi lavoratori non hanno ancora visto rinnovati i loro contratti nazionali, un sindacato unito ha concrete possibilità di migliorare le condizioni economiche e di vita degli addetti al settore".

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