Anche la seconda giornata di sciopero per tutto il settore dell’igiene ambientale è oramai prossima, e il giudizio comune dei lavoratori e delle lavoratrici, espresso in tutti gli attivi territoriali e nelle assemblee, rende tutti più consapevoli dell’importanza della vertenza.
Le ragioni dello sciopero e le pesanti condizioni che le associazioni datoriali continuano a porre in ogni occasione di confronto sono sintomatiche della profonda divergenza tra chi rappresenta i
lavoratori e chi vorrebbe rappresentare un futuro inaccettabile per il settore.
L’obiettivo principale da parte delle Associazioni datoriali è chiaro: scaricare inefficenze di sistema e incapacità imprenditoriali su lavoratori e lavoratrici, invece di condividere un sistema
partecipativo per far crescere il settore a livello industriale. Si continuano a inseguire modelli di “mercato” senza regole, proponendo in maniera surrettizia tagli alle retribuzioni, riduzione dei diritti e della rappresentanza sindacale. Abbiamo più volte ribadito che questo rinnovo contrattuale deve avere esclusivamente condizioni di crescita delle tutele, principalmente su salute e sicurezza, e della parte economica senza possibilità di modifiche contrattuali peggiorative.
Come deciso dall’Attivo Nazionale unitario, il 13 dicembre sciopereremo ancora e continueremo a farlo finché non saranno rimosse le inaccettabili condizioni che impediscono il rinnovo
contrattuale e la tutela di migliaia di lavoratrici e di lavoratori del settore. Vanno intensificate le assemblee per preparare al meglio lo sciopero, vanno responsabilizzate le singole aziende nella vertenza, segnalando loro che dopo il 13 dicembre il confronto aziendale subirà un’interruzione, e vanno sempre più convolte le Amministrazioni locali.
Solo con una dura mobilitazione possiamo difendere la dignità del lavoro e il futuro del settore.
Il giorno dello sciopero occorre partecipare in massa ai tanti presidi unitari per esigere il rinnovo del contratto scaduto da 29 mesi e per fermare chi vuole precarizzare il lavoro e il settore in migliaia di appalti. Le lavoratrici e i lavoratori vogliono investire nel proprio futuro e in quello delle proprie comunità.
Le Segreterie Nazionali
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