E' stata approvata in Consiglio regionale la proposta di legge alla Camera dei Deputati per regolarizzare e tutelare i lavoratori della gig economy.
Il testo a firma di Marco Grimaldi (Leu) prevede di estendere a rider, fattorini e a tutti i lavoratori delle piattaforme tecnologiche una serie di diritti tra cui, a condizioni contrattuali formulate per iscritto, il riconoscimento delle spese commisurate all'utilizzo dei propri mezzi, il diritto a godere di tutele assicurative e previdenziali, di accedere alla formazione, ma, soprattutto, un salario minimo legale.
Inoltre viene proposto il divieto della retribuzione a cottimo e un orario di lavoro settimanale non inferiore alle otto ore. Per accelerare l'iter di approvazione, i capigruppo di Maggioranza avevano chiesto a tutte le forze politiche di poter discutere la proposta di legge "Disposizioni in materia di lavoro mediante piattaforme digitali", in una commissione legislativa, poi direttamente in Aula.
"Vietare il cottimo su base regionale non bastava, serviva una proposta che riscrivesse le regole del gioco e ridefinisse il concetto di subordinazione. Abbiamo voluto sottolineare che la battaglia dei fattorini non è stata una questione di nicchia, ma l'avamposto di nuova una discussione: sempre più il mondo del lavoro vedrà l'intermediazione delle piattaforme. A questo punto ci aspettiamo che il Parlamento discuta e approvi la legge il prima possibile" ha dichiarato Grimaldi. Gli emendamenti di Francesca Frediani (M5s) sono stati accolti organicamente da subemendati di Grimaldi e quindi approvati. "Non abbiamo mai contestato il merito, ma abbiamo avuto dubbi sul metodo, in quanto la materia è di competenza nazionale. Abbiamo lavorato sulle proposte che poi sono state accolte prendendo come base di lavoro il testo che in un primo tempo era contenuto nel Decreto Dignità per poi essere stralciato, in quanto il Governo sta lavorando proprio per un intervento specifico", ha spiegato la pentastellata Frediani. I
"In particolare abbiamo voluto portare il nostro contributo sulla definizione del lavoro subordinato, su quella dei tempi di lavoro e sul divieto di cottimo" ha aggiunto Frediani.