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Venerdì, 27 Aprile 2018 11:23

3° rapporto 2018 sulla cassa integrazione in Piemonte

MARZO 2018: IN PIEMONTE LA CASSA INTEGRAZIONE AUMENTA DEL 50,5% RISPETTO AL MESE PRECEDENTE, A LIVELLO NAZIONALE SCENDE DEL 5,3%. TORINO E' LA PROVINCIA PIU' CASSAINTEGRATA, IL PIEMONTE AL 1° POSTO TRA LE REGIONI

In Italia, a marzo, come evidenziano i dati del Servizio politiche attive e passive del lavoro della UIL Nazionale, sono state richieste 21.943.068 ore di cassa integrazione, con una diminuzione del 5,3% rispetto al mese di febbraio.

In Piemonte la richiesta è stata di 3.971.711 ore, in aumento del 50,5% (+25% ordinaria, +73,9% straordinaria, +315.700% deroga).

A marzo, i lavoratori piemontesi tutelati sono stati 23.363, con un aumento di 7.837 unità rispetto al mese precedente.

Il Piemonte è la regione con la maggiore richiesta di cassa integrazione, seguita dalla Lombardia e dal Lazio.

DATI PROVINCIALI

L'andamento delle ore nelle province piemontesi, nel confronto tra marzo e febbraio, è stato il seguente: Cuneo +323,7%, Vercelli +149,1%, Torino +66%, Biella +10,8%, Verbania +2,1%, Alessandria -23,4%, Novara -65,7%, Asti -74,3%.

Torino, con 2.038.883 ore, è la provincia più cassaintegrata d'Italia, seguita da Roma e Milano.

PRIMO TRIMESTRE DEL 2018

In Piemonte, nei primi tre mesi dell'anno, la richiesta è stata di 8.327.593 ore, in discesa del 40,5% rispetto all'analogo periodo del 2017 (-5,5% ordinaria, -53,5% straordinaria, -99% deroga). A livello nazionale sono state autorizzate 62.391.184 ore, con una riduzione del 38,7%.

Le province piemontesi hanno fatto registrare il seguente andamento: Verbania +86,9%, Cuneo +22,7%, Alessandria           -19,5%, Novara -32,7%, Vercelli -36,9%, Torino -50,8%, Asti -55,1%, Biella -77,9%.

Torino, con 4.225.534 ore, è ridiventata la provincia più cassaintegrata d'Italia. Il Piemonte è al 2° posto, preceduto dalla Lombardia.

Nei primi tre mesi dell'anno, la media mensile dei lavoratori piemontesi tutelati è stata di 16.329, in diminuzione di 11.103 unità rispetto al periodo gennaio-marzo 2017.

SETTORI PRODUTTIVI

Nella nostra regione, la variazione percentuale della cassa integrazione per settori produttivi, nel confronto tra il primo trimestre del 2018 e del 2017, è stata la seguente: Industria -39,8%, Edilizia -26,3%, Artigianato -99,8%, Commercio            -46,7%, Settori vari 0%, per un totale di -40,5%.

DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE:

"I dati relativi alle richieste di cassa integrazione si muovono come sull'ottovolante, forse per le imputazioni delle ore, sfalsate rispetto ai mesi di effettiva competenza, ma valutando periodi più ampi, come ad esempio il trimestre, è evidente il calo rispetto al 2017 (per il Piemonte -40,5%, per l'intero Paese -38,7%). La crescita continua a ritmi meno sostenuti e le previsioni di organismi nazionali ed esteri confermano questa tendenza. Ci sarebbe bisogno di imprimere una accelerazione per raggiungere i livelli degli altri Paesi europei, ma, oltre alla guida di un Governo, mancano gli investimenti (pubblici e privati) e una quota ancora significativa di consumi interni persi dall'inizio della crisi per l'aumento del numero di persone che versano in condizioni di disagio o povertà".

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