DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO CONFEDERALE DELLA UIL DOMENICO PROIETTI
Si continua a fare molta confusione sull'incidenza complessiva della spesa previdenziale rispetto al PIL. Si continua a incorrere nell'errore di non separare la spesa previdenziale da quella assistenziale.
La spesa pensionistica totale, infatti, è calcolata in oltre 247 miliardi di euro con un'incidenza sul PIL del 15,31%. Se tale spesa viene considerata al netto della GIAS, oltre 33 miliardi, l'incidenza sul PIL scende al 13,25%, percentuale che si riduce ulteriormente se si prende in esame la spesa previdenziale detraendo le aliquote Irpef e le addizionali regionali e comunali che gravano sulle pensioni per circa 43 miliardi di euro.
Si ottiene così che il rapporto tra spesa pensionistica pura e PIL è del 10,7%. Una percentuale sotto la media degli altri paesi europei. Questa analisi è confermata da importanti centri studi e da ultimo dal Rapporto "Il Bilancio del Sistema Previdenziale Italiano".
La reintroduzione della flessibilità in uscita, quindi, può essere fatta restando in linea con la media della spesa pensionistica europea.