DOCUMENTO DELL''ESECUTIIVO NAZIIONALE
Si è riunito il giorno 30 ottobre 2014 a Roma, l'Esecutivo nazionale Uilm per una valutazione della situazione economica e sociale del Paese e dell'industria metalmeccanica.
Nel corso della riunione, in primo luogo, sono stati esaminati i recenti provvedimenti del Governo, la legge delega sul "jobs act" e il disegno di "legge di stabilità".
In particolare, il "jobs act" appare un provvedimento con contenuti generici e non dettagliati, al punto di far ipotizzare l'incostituzionalità della norma di delega: in una decina di pagine si elencano i principi e i criteri per interventi in tema di ammortizzatori sociali (CIG e ASpI), di servizi per l'impiego e la ricollocazione, di revisione delle forme contrattuali, l'introduzione per i neo assunti di un non meglio precisato "contratto a tutele crescenti", l'introduzione in via sperimentale del "salario minimo" per coloro cui non si applica un CCNL (ma ce ne sono?).
Nella legge di stabilità, invece ci sono elementi più chiari, ma sono anche più evidenti le negatività in essa contenute: l'aumento della tassazione sui rendimenti delle risorse investite dai Fondi pensione, l'ulteriore aumento al 17% della tassazione al momento del riscatto di quanto accantonato negli stessi Fondi pensione, la scelta di mettere "il TFR in busta paga", la previsione di un'ulteriore aumento dell'IVA, i tagli ai servizi dei patronati, che assistono milioni di cittadini.
Nei testi non si trovano riferimenti all'"articolo 18", ma gli annunci che hanno accompagnato questi provvedimenti, ci obbligano a riconfermare la posizione della Uilm di contrarietà a interventi sulle tutele di cui all'articolo 18. Così come esprimiamo contrarietà a ridurre le coperture degli ammortizzatori sociali.
Tuttavia si deve anche evitare che "l'articolo 18", divenga – come già avvenuto con la "riforma Fornero" – un elemento per distogliere l'attenzione da altre importanti questioni.
Tra queste, oltre ai citati provvedimenti, ci sono le crisi industriali, le ristrutturazioni e le cessazioni aziendali, con impatti occupazionali anche unilaterali e traumatici, con il ricorso sempre più frequente a disdette degli accordi integrativi.
Non ci sarà una stabile ripresa economica se non si innesca lo sviluppo industriale e per questo le strutture territoriali della Uilm sono impegnate a difendere le realtà industriali e, congiuntamente con Fim e Fiom, a sostenerle con adeguate iniziative.
L'Esecutivo convoca per i giorni 10 e 11 dicembre il Consiglio Nazionale dove approfondire i temi in discussione e valutare ulteriori iniziative.
Approvato a Roma, 30 ottobre 2014
Ordine del Giorno
L'Esecutivo nazionale Uilm esprime piena solidarietà ai lavoratori dell'Ast di Terni e ai sindacalisti rimasti contusi dalla carica delle forze dell'ordine.
Confidiamo nell'indagine interna sui fatti accaduti che il Ministero dell'Interno ha avviato celermente, perché va fatta chiarezza, poiché episodi del genere non possono più ripetersi soprattutto in una fase così critica dal punto di vista sociale, occupazionale ed economico.