Si è svolta nei giorni 26 e 27 maggio 2015 a Chianciano, la terza Assemblea nazionale di tutti i territori Uilm per una discussione ampia e partecipata sulla situazione economica e sociale, contesto nel quale si collocherà la trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale dell'industria metalmeccanica che scade a dicembre 2015. L'Assemblea approva la relazione del Segretario Generale, Rocco Palombella, con gli arricchimenti apportati nei 26 interventi, nonché dai contributi del Segretario Generale della UIL Carmelo Barbagallo e della Segretaria Confederale Tiziana Bocchi.
La crisi industriale continua a colpire l'occupazione e il reddito dei lavoratori, come testimoniano le molte vertenze che in questi mesi la nostra Organizzazione ai vari livelli sta affrontando, e la ripresa economica, spesso annunciata, appare lontana da essere concretamente operativa.
Certamente alcuni timidi segnali si intravedono, in particolare, per le aziende più votate alle esportazioni, anche grazie alla svalutazione dell'Euro rispetto al Dollaro, ma l'assenza di una seria politica industriale, l'assenza di un progetto di sviluppo dell'industria supportato da investimenti pubblici e privati, rischia di far perdere l'opportunità di un rilancio della produzione e quindi dell'occupazione.
In questo contesto, il rinnovo del più importante CCNL dell'industria, quello dei metalmeccanici rappresenta da un lato un "obbligo" per il Sindacato, ma dall'altra la risposta positiva ai problemi dei lavoratori, della produzione e, in fondo, anche per il Paese.
E' un'importante leva per il rilancio dei consumi, ma anche un segno di una volontà di ricostruire quanto perso in questa lunghissima crisi, ma rappresenterebbe anche un buon investimento in relazioni industriali per il sistema delle imprese.
Certamente, ci sono delle difficoltà, a cominciare dalla crisi industriale, dalla bassissima inflazione realizzata in questi anni, le difficoltà nei rapporti tra le Organizzazioni sindacali, il disorientamento e la mancanza di determinazione delle imprese, che si riverbera in Federmeccanica e in Confindustria, la mancanza di certificazione degli iscritti e dei voti ottenuti nelle elezioni per le Rappresentanze sindacali, il fatto che l'accordo interconfederale sul sistema contrattuale sia scaduto da oltre un anno e non si è ancora trovata una nuova soluzione.
L'Assemblea nazionale prende atto e sostiene l'impostazione della Segreteria nazionale di aver cercato con grande determinazione la convergenza con Fim e Fiom su un'unica piattaforma per il rinnovo del Contratto Nazionale
Il 28 maggio si è consumato l'ultimo tentativo in tale direzione.
Auspichiamo in ogni caso che con la Fim ci sia una convergenza strategica, che ci ha permesso in questi anni di tutelare e rafforzare diritti e salario dei lavoratori rinnovando i Contratti nazionali.
In questo contesto, la Uilm ritiene che la piattaforma dovrà muoversi sulle seguenti materie:
1. La richiesta di incremento dei minimi contrattuali dovrà essere costruita in relazione ai criteri fino a oggi utilizzati;
2. La conferma del doppio livello della contrattazione;
3. Prevedere un incremento dell'Elemento Perequativo per coloro che non svolgono la contrattazione aziendale;
4. Rafforzare il Welfare contrattuale, cioè i fondi Cometa e métaSalute, che offrono, l'una prestazioni di previdenza complementare e l'altra prestazioni di assistenza sanitaria integrativa, nonché pensare altre opportunità;
5. Rivedere le normative relative al sistema della formazione continua e del diritto allo studio;
6. Armonizzare ma anche correggere gli effetti del Jobs Act su alcuni istituti contrattuali;
Per quanto riguarda le regole per le consultazione sulla piattaforma e l'approvazione dell'ipotesi di accordo di rinnovo, la Uilm dichiara di voler applicare rigorosamente quanto previsto dal Testo Unico del 10 gennaio 2014.
L'Assemblea nazionale da quindi mandato alla Segreteria Nazionale di svolgere in tempi rapidi un confronto con le altre Organizzazioni per definire sulla base dei contenuti sopra elencati le richieste per il rinnovo contrattuale, ma proprio perché il rinnovo contrattuale rappresenta la priorità della Uilm, non si possono escludere altre ipotesi.
I delegati all'Assemblea nazionale della Uilm esprimono forti critiche per la mancata emanazione del decreto per la "detassazione" del salario aziendale, che aumenta la pressione fiscale sulle retribuzioni in via diretta, ma anche in via indiretta, in quanto gli importi del PdR, se sottoposti a tassazione ordinaria, possono far perdere a una fascia consistente dei lavoratori anche il diritto agli "80 euro".
Infine, l'Assemblea nazionale ricorda a tutte le Strutture Uilm e all'interno dell'intera Organizzazione l'appuntamento elettorale per il Fondo métaSalute, chiedendo a tutti i dirigenti e militanti di votare e far votare i candidati della Uilm.
Chianciano, 27 maggio 2015
Approvato .all'unanimità