In allegato (e a seguire) il comunicato stampa della UIL FPL, FP CGIL e CISL FP regionali relativo alla proclamazione dello stato di agitazione del comparto sanità pubblica, con manifestazione il 26 maggio p.v., alle ore 15.00, davanti al Consiglio Regionale.
PIEMONTE: PROCLAMAZIONE STATO DI AGITAZIONE REGIONALE
COMPARTO SANITA' PUBBLICA
MANIFESTAZIONE 26 MAGGIO 2015 ORE 15 DAVANTI CONSIGLIO REGIONALE
Sanità, FP CGIL CISL FP UIL FPL Piemonte: "Il piano di rientro non si può scaricare sui servizi e sui lavoratori, Il 26 Maggio manifestazione unitaria davanti al Consiglio Regionale"
Per FP CGIL CISL FP UIL FPL del Piemonte troppo vaghe le rassicurazioni dell'Assessore Saitta sulle assunzioni: SERVE UNA VERA PROGRAMMAZIONE DELLE COMPETENZE
"Per riorganizzare il Sistema Sanitario Regionale non bastano le toppe, serve una vera programmazione dei fabbisogni del personale e delle competenze"; sono critiche le Organizzazioni Sindacali FP CGIL CISL FP UIL FPL del Piemonte, che dopo l'incontro di oggi con l'Assessore alla Sanità Antonio Saitta è stato confermato il rischio, più volte sollevato dai sindacati che: "guardando solo i tetti di spesa alla fine il conto relativo al piano di rientro sarà scaricato tutto sui servizi e sui lavoratori".
L'Assessore parla di 600 nuove assunzioni; peccato che non voglia dire se si tratterà di una nuova infornata di dirigenti o di personale di comparto che andrà, davvero, a rinforzare i servizi ospedalieri e territoriali" attacano i sindacati.
"Eppure basterebbe fare un giro nei reparti o passare in esame le reali necessità di cura e assistenza per capire che di nuove assunzioni ce ne servirebbero ben oltre".
"Per questi motivi abbiamo chiesto con forza di aprire un immediato tavolo di confronto e di definire insieme un piano del personale a medio termine che attribuisca ad ogni singola azienda le qualifiche che servono".
"Una vera programmazione si fa coinvolgendo coloro che ogni giorno mandano avanti i servizi per garantire la salute ai cittadini con grande professionali e impegno nonostante le condizioni spesso proibitive: doppi turni, ferie accumulate, zero flessibilità, zero attenzione alle persone e all'organizzazione.
Bisogna, invece, valutare i bisogni di salute, i servizi che ci sono e quelli che vanno potenziati, trovare un nuovo equilibrio tra percorsi ospedalieri e assistenza territoriale, pianificare la stabilizzazione del personale precario, attivare la mobilità volontaria interaziendale; e poi definire le competenze che occorrono per un sistema di cura all'altezza delle aspettative dei cittadini".
"Quello della Regione Piemonte è un modo di procedere inaccettabile", rincarano i Sindacati; "Solo pochi giorni fa l'Assessore Saitta chiedeva al Sindacato di sostenere la riorganizzazione del sistema sanitario piemontese. Abbiamo dato la nostra disponibilità, pensando di concordare un percorso condiviso sulle nuove assunzioni, sulle dotazioni organiche, sulle professionalità necessarie a garantire i servizi essenziali. Avevamo inteso che si sarebbe correttamente cercata un'alleanza tra indirizzo politico e operatori dei sewrvizi sanitari che hanno, fino ad oggi, accettato grandi sacrifici sperando in un riordino complessivo del sistema. Ma evidentemente ci sbagliavamo"
"Per questo" concludono le tre sigle sindacali, "MARTEDI 26 MAGGIO (DALLE ORE 13.00) manifesteremo il nostro disappunto e porteremo in piazza le nostre proposte, con un presidio davanti al Consiglio Regionale; contestualmente abbiamo proclamato lo stato di agitazione regionale del comparto":
"Saremo come sempre in prima linea anche a fianco dei cittadini, per indicare i risparmi di spesa che si possono fare, ma anche gli investimenti che servono per costruire servizi più avanzati, veloci ed inclusivi".
Torino 18 maggio 2015
FP CGIL CISL FP UILFPL